La felicità è nelle piccole cose.
Quante volte abbiamo sentito questa frase senza davvero capirne l'immensa potenza?
Tutti noi, presi da vite frettolose, dove chi arriva prima e ci soffia il parcheggio diventa un avversario, dove tutto ci infastidisce, dove ogni giorno sembra di andare in guerra, crediamo che la colpa dell'infelicità sia degli altri, sia "fuori di noi". Niente è più falso di questo!
La felicità è un'attitudine. Per esempio a non prendersela troppo, a non misurarci sugli altri né guardare noi stessi attraverso i loro occhi. Vogliamo forse cedere agli estranei tanto potere?
La felicità è una vera e propria abilità a determinare il valore di se stessi secondo misure interne, proprie, personali.
E perché è nelle piccole cose? Perché basta davvero poco per essere nella gioia. Ci sono ricchi che fanno uso di droghe e poveri che sanno godersi la vita.
Sì basta poco: abbiamo molto più potere di quanto immaginiamo. Possiamo alzarci presto la mattina – per esempio – e in questo modo avere tempo da dedicare alla realizzazione di qualche obbiettivo; coricarci presto la sera per leggere buoni libri, quindi accrescere cultura e consapevolezza; fare movimento per migliorare la salute e alimentarci in modo corretto per avere più forza ed energia.
Ma se facciamo tardi tutte le sere davanti alla tv, se ci alziamo nervosi all'ultimo momento, scontenti per la giornata lavorativa che ci attende ancor prima di averla iniziata, se ci abbuffiamo di cibi spazzatura e siamo così pigri che il nostro unico sport è la corsa al divano, beh allora non abbiamo il diritto di incolpare gli altri quando siamo letargici e scontenti.
La persona contenta si vede da lontano, sprizza energia e voglia di vivere. Ha sempre tanti progetti in testa e si dà da fare per realizzarli. Se interrogassimo un uomo felice, possiamo esserne certi: scopriremmo che non è fortunato, è qualcuno che si alza all'alba, che lavora per i suoi obbiettivi e che cerca sempre di crescere e di essere la migliore versione di sé stesso. Non è difficile essere felici, ma la felicità non cadrà dal cielo, dobbiamo crearla, e dipende da noi volerla davvero.
Perché non mi hanno insegnato queste verità fondamentali quando ero bambina? A proposito, e i bambini? La società è cambiata, sono cambiate le mode e i costumi. Ora anche i più piccoli vanno a letto molto tardi, dopo ore di tv che spesso guardano anche al pomeriggio, e i più grandicelli bruciano tempo prezioso e neuroni ai video game. Invece la cosa migliore è abituarli alla disciplina. Non certo ferrea o militare! Qui si parla di disciplina verso se stessi, quella che da grandi sarà una spontanea attitudine a prendersi cura di sé, dei propri sogni, della propria vita, quindi un'attitudine alla felicità.