Surfisti della vita


Concentrarsi sui problemi è fallimentare, ed è spesso l'alibi di chi rifiuta la responsabilità delle cose andate storte. Allora è un continuo avvicendamento di pensieri del tipo: "Come sono sfortunato, capitano tutte a me", e via dicendo su questa frequenza depotenziante. 

Insomma si perde tempo a guardare solo ciò che non funziona, a rimuginare sulla propria vita magari non abbastanza felice. Tuttavia in questo modo i problemi restano, anzi ingigantiscono, mentre noi perdiamo sempre più energia, potere e speranza. 

Quando un amico parla di qualche difficoltà, a suo dire insormontabile, capita che noi vediamo soluzioni grazie alle quali potrebbe scavalcare un ostacolo, o aggirarlo; spesso però l'amico oppone grande resistenza e tira fuori una lista infinita di motivazioni che argomentano come i nostri suggerimenti non siano adatti a lui. Diventa un vero e proprio muro di gomma. La stessa cosa facciamo noi quando abbiamo un problema e qualcuno ci mostra una possibile soluzione: allora è il nostro turno di trasformare la mente in un muro invalicabile. 

Perché questi muri? Perché li alziamo? Perché siamo rigidi, abbiamo idee preconcette su tutto e su noi stessi, siamo guidati da programmi e credenze che non sappiamo nemmeno di avere. 

Essere surfisti nella vita significa trovare il coraggio di cambiare; modificare le abitudini, sperimentare nuovi stili di vita prima di sentenziare che certe cose proprio non fanno per noi. La morbidezza, il darsi la possibilità di cambiare opinione, sono alleati preziosi e possono fare la differenza su tutto, possono aprirci nuove e impensabili strade, mostrarci inaspettati orizzonti. 

Insegnare ai bambini come affrontare i momenti difficili pensando alle soluzioni e non ai problemi, stimola le loro innate abilità creative, la loro intelligenza e la fiducia, perché si diventa degli inguaribili ottimisti quando si ha la certezza di poter superare qualunque ostacolo. L'ottimismo porta con sé frequenze più alte, che a loro volta attrarranno eventi, sincronicità e situazioni che diventano segnali sulla via da percorrere. 

 Quindi, quale dono migliore per un figlio se non quello di insegnargli a fare surf tra le acque impetuose della vita?

Le credenze


Le credenze negative, cioè le brutte cose che pensiamo di noi, sono rifiuti tossici. E come i rifiuti radioattivi – seppelliti sotto terra a nostra insaputa da gente corrotta – prima o poi ci faranno ammalare, le credenze sono seppellite dentro di noi e ci rovinano la vita. Un vero e proprio sabotaggio silenzioso, che distrugge dall'interno, che agisce senza ostacoli. Perché non tutte le credenze negative sono facili da individuare, e se non le conosciamo, come possiamo combatterle?

Potremmo dare loro un unico nome, proprio a causa dell'effetto – questo ben visibile – che generano: la bassa autostima. Mancanza di autostima significa non avere fiducia in se stessi, significa disamore ed essere sordi al richiamo dell'Anima.

 Aveva grandi progetti per noi, l'Anima, era qui per celebrare un'esistenza gloriosa, per cantare la nostra canzone, per onorare la nostra leggenda. Allora, ferita, si allontana, si ritira in un luogo dove esistono ancora intatti i sogni, le visioni, le speranze e i desideri. È per questo che in certi momenti di particolare avvilimento ci sentiamo corpi vuoti, automi che camminano senza l'Anima, come se l'avesse rubata un orco malvagio.

E sì, l'orco esiste: i suoi denti sono le parole cattive che diciamo a noi stessi, gli artigli sono i pensieri depotenzianti che ci paralizzano di paura, la voce roca e spaventosa è il giudizio malevolo che ci gettiamo addosso.

Il lavoro necessario a cambiare le cose è durissimo. Bisognerebbe prima scovarle tutte, queste credenze, originate chissà dove e chissà quando magari in tenera età, per qualcosa che ci fu detto o fatto. Una volta trovate arriva l'ardua impresa di guardarle bene in faccia e capire che non sono reali, non ci appartengono, sono un cumulo di menzogne. L'unica verità è la luce dell'amore. Nel nucleo più profondo del cuore lo abbiamo sempre saputo; e allora sono vere di noi solo le parole amorevoli e che portano luce.

Da adulti il lavoro è faticoso, quindi non sarebbe molto meglio diventare adulti privi di credenze negative? Basterebbe sorvegliare i bambini affinché mai nessuna credenza velenosa si aggrappi alla loro mente, e resti lì a erodere in segreto la naturale fiducia che hanno in sé e nella vita. Basterebbe spiegare che è molto importante usare solo parole buone, che fanno stare bene, quando parlano in prima persona, e a non credere alle cattiverie altrui. Questo tipo di lavoro educativo è il fondamento per la costruzione di un individuo sano. Solide fondamenta reggeranno solidi edifici.

Ho scritto una fiaba per bambini e ragazzi che racconta come funzionano le credenze: "Lo iettatore". Sarà pubblicata a febbraio sul mio blog La Terra Dei Magi, nella web tv di AnimaEdizioni: Anima.tv.
http://anima.tv/graziacatelli/

L'Arte del Risveglio


La maggioranza della gente vive come un automa mosso da programmi installati, software che controllano la "macchina" uomo. Questo persone hanno reazioni codificate, tutte uguali e prevedibili.
Vite vissute dentro una coscienza collettiva che sogna la stessa, illusoria realtà.

Ci sono poi le persone in dormiveglia, cioè che cominciano, faticosamente, a svegliarsi. Provano sensazioni simili a quelle sperimentate nei sogni lucidi, quando la consapevolezza di stare sognando arriva a singhiozzo in brevi squarci di lucidità. E' proprio come quando sappiamo di dormire, perché una parte di noi è stranamente sveglia e se ne accorge, e vorremmo svegliarci del tutto ma non riusciamo a farlo.

 Allora il pensiero si attiva e immagina l'atto fisico di mettere le gambe giù dal letto. In realtà siamo ancora sdraiati e presto il sonno torna a sommergere la coscienza, fino a quando diventiamo di nuovo semi-coscienti e tentiamo ancora una volta di svegliarci. Comincia una vera e propria lotta tra il sonno e la veglia. Gli sforzi volontari e la ripetizione delle immagini di noi stessi fuori dal letto, in piedi e svegli, alla fine hanno la meglio, e finalmente ci svegliamo davvero.

Infine esistono e sono sempre esistiti in ogni epoca i risvegliati, i Maestri come Gesù, Budda e altri, una minoranza dell'umanità.

Dunque l'atto del risveglio è uno sforzo volontario. Ci viene in aiuto l'immaginazione, come abbiamo visto. Tuttavia servono costanza, fede, pratica e studio. Come in tutte le cose, è la volontà di volere qualcosa, è l'atto di desiderare a mettere in moto gli eventi. E se l'immaginazione (come immaginiamo il nostro corpo già sveglio mentre ancora dorme), la costanza nel fare (non arrenderci e continuare nello sforzo di scendere dal letto), la fede che riusciremo nell'impresa (dopo ripetuti tentativi ci svegliamo veramente) sono gli strumenti del risveglio, allora li possediamo tutti. Ma ne esiste un altro: le fiabe. Le belle fiabe hanno un grande potere perché lavorano nel profondo bypassando la mente razionale.

Durante il lavoro, mentre l'Anima attende impaziente di realizzare il Suo Glorioso Progetto - che non può compiersi finché siamo nel sogno - abbiamo il compito di insegnare ai ragazzi l'arte del risveglio, e ai più piccoli - che non si sono ancora addormentati - permettere di restare nel loro divino stato di veglia.

La gratitudine


Il fior di vetro è una deliziosa piantina che in botanica si chiama Impatiens. Una sua peculiare caratteristica è quella di reagire anche al tocco più lieve sparando letteralmente i propri i semi.

Non è in fondo simile alla gratitudine? Questo fertile sentimento sparge semi attorno, che come quelli del fior di vetro cadono nel terreno e danno vita a nuove pianticelle. Le nuove piantine cresceranno fino a fiorire e a spargere attorno altri semi.

Pian piano, da un piccola pianta fiorirà un giardino, poi un campo, e poi chissà, forse l'intero pianeta.

Così la gratitudine si espande, colorata e fertile, per dare gioia e profumo a tutta la terra. E' una grande magia da insegnare ai bambini.

Talento o passione?


Qual è la differenza fra talento e passione?
La passione c'è quando si ama svolgere un'attività che procura gioia. Poi, studiando la tecnica, dedicando tempo e coltivando quell'attività, è possibile diventare bravissimi.

Il talento è una qualità innata, che riesce bene senza sforzo, con estrema naturalezza; qualcosa che forse l'uomo porta in questa esistenza da vite passate. Eppure, il talento senza la passione resta un grande potenziale inespresso.

Entrambi, talento e passione, esprimono la parte migliore di noi. Chi non ha ascoltato i suggerimenti dell'anima - la quale è ben consapevole dei talenti - si ritrova spesso a svolgere un lavoro che non lo soddisfa, non lo rende felice.
Se riesce a recuperare i suoi primi ricordi di bambino, certamente rammenterà le cose che amava fare, e che probabilmente dichiarava al mondo quando diceva chi sarebbe voluto diventare da grande.

Purtroppo, le aspettative dei parenti, i condizionamenti e le mode della società, le paure, la mancanza di autostima e mille altri intoppi, gli hanno fatto prendere una strada diversa. E quei sogni sono rimasti sepolti in fondo al cuore, quasi dimenticati.

Uno dei grandi compiti di genitori e insegnanti è proprio quello di invitare i bambini a riconoscere i talenti, a permettere che possano coltivarli, a esprimere il loro genio. A dedicarsi alle passioni e approfondirle come altrettanto luminose espressioni di sé.

Cresciuti nella confortante consapevolezza di chi sono e dei doni innati che portano, i bambini di oggi saranno gli adulti di una società equilibrata e sana.

Chi ha un obbiettivo, un chiaro sogno da realizzare e il giusto riconoscimento del proprio valore, viaggerà spedito verso un futuro radioso. Ed così che nascerà la nuova razza di uomini liberi.






Benedire i figli. La Magia della Benedizione

Un tempo, soprattutto presso certe culture, era pratica comune benedire i figli, il cibo, gli oggetti, la partenza e il viaggio di una persona cara.

La benedizione è un'azione potentissima. Trasforma l'oggetto che l'ha ricevuta perché ne eleva le frequenze vibratorie. Se è una medicina, per esempio, ne aumenta l'efficacia e abbassa la sua eventuale tossicità; se si tratta del cibo lo rende più nutriente ed energetico.

Quando benediciamo una persona, le doniamo un raggio di Luce Spirituale. Possiamo immaginare allora quanto sarà potente - perché resa forte dall'amore più grande - la benedizione di un figlio!

Si tratta di un'azione magica perché la magia altro non è che che la capacità di trasferire la legge di una dimensione superiore al piano della nostra dimensione. Ciò che nel piano superiore è regola, qui è un miracolo. Benedire è una chiave splendente, meravigliosa, che apre una delle porte tra i due mondi.

L'ATTITUDINE ALLA FELICITA'

La felicità è nelle piccole cose.
Quante volte abbiamo sentito questa frase senza davvero capirne l'immensa potenza?
Tutti noi, presi da vite frettolose, dove chi arriva prima e ci soffia il parcheggio diventa un avversario, dove tutto ci infastidisce, dove ogni giorno sembra di andare in guerra, crediamo che la colpa dell'infelicità sia degli altri, sia "fuori di noi". Niente è più falso di questo!

La felicità è un'attitudine. Per esempio a non prendersela troppo, a non misurarci sugli altri né guardare noi stessi attraverso i loro occhi. Vogliamo forse cedere agli estranei tanto potere? La felicità è una vera e propria abilità a determinare il valore di se stessi secondo misure interne, proprie, personali.

E perché è nelle piccole cose? Perché basta davvero poco per essere nella gioia. Ci sono ricchi che fanno uso di droghe e poveri che sanno godersi la vita.

Sì basta poco: abbiamo molto più potere di quanto immaginiamo. Possiamo alzarci presto la mattina – per esempio – e in questo modo avere tempo da dedicare alla realizzazione di qualche obbiettivo; coricarci presto la sera per leggere buoni libri, quindi accrescere cultura e consapevolezza; fare movimento per migliorare la salute e alimentarci in modo corretto per avere più forza ed energia.

Ma se facciamo tardi tutte le sere davanti alla tv, se ci alziamo nervosi all'ultimo momento, scontenti per la giornata lavorativa che ci attende ancor prima di averla iniziata, se ci abbuffiamo di cibi spazzatura e siamo così pigri che il nostro unico sport è la corsa al divano, beh allora non abbiamo il diritto di incolpare gli altri quando siamo letargici e scontenti.

La persona contenta si vede da lontano, sprizza energia e voglia di vivere. Ha sempre tanti progetti in testa e si dà da fare per realizzarli. Se interrogassimo un uomo felice, possiamo esserne certi: scopriremmo che non è fortunato, è qualcuno che si alza all'alba, che lavora per i suoi obbiettivi e che cerca sempre di crescere e di essere la migliore versione di sé stesso. Non è difficile essere felici, ma la felicità non cadrà dal cielo, dobbiamo crearla, e dipende da noi volerla davvero.

Perché non mi hanno insegnato queste verità fondamentali quando ero bambina? A proposito, e i bambini? La società è cambiata, sono cambiate le mode e i costumi. Ora anche i più piccoli vanno a letto molto tardi, dopo ore di tv che spesso guardano anche al pomeriggio, e i più grandicelli bruciano tempo prezioso e neuroni ai video game. Invece la cosa migliore è abituarli alla disciplina. Non certo ferrea o militare! Qui si parla di disciplina verso se stessi, quella che da grandi sarà una spontanea attitudine a prendersi cura di sé, dei propri sogni, della propria vita, quindi un'attitudine alla felicità.

Genitori in crescita


Se desideriamo il meglio per i nostri figli, cioè la loro felicità, è fondamentale equipaggiarli degli strumenti necessari ad affrontare la vita. Non si può cominciare un lungo viaggio scalzi, o non abbastanza coperti per la stagione fredda, o senza cibo né acqua. A un lungo cammino ci si prepara bene. Quando un bambino nasce, comincia la sua avventura nel mondo, il suo viaggio. E' compito dei genitori fornire al figlio tutto l'occorrente perché questo viaggio lo conduca alla realizzazione dei suoi desideri, al compimento della sua missione sulla terra, alla celebrazione di una vita straordinaria, e forse a un destino glorioso. Qual è dunque questo equipaggiamento di sopravvivenza? E' la conoscenza delle leggi che governano l'uomo, il cosmo e la vita. Si tratta di vere istruzioni per l'Anima, che sono immutabili, da sempre esistite e tramandate. Per un lungo, lunghissimo e oscuro tempo, queste conoscenze furono celate ai popoli; appartenevano soltanto a caste di eletti. Oggi è sbocciata una Nuova Era, nella quale oramai tutto è svelato a chi desidera realmente conoscere, sapere, e sempre più persone si stanno letteralmente risvegliando. E' un'epoca di Luce la nostra, nonostante qualche potente della terra - per bieca convenienza - voglia farci credere il contrario. Tuttavia, non si può insegnare qualcosa che non si conosce. Allora, i privilegiati genitori della nuova e splendente razza di bambini che sta nascendo, hanno il compito di formare loro stessi, di evolvere in consapevolezza e cultura dello spirito. La spiritualità è una tecnologia per la vita, come ama dire un antico testo contenuto nella Torah. Nelle fiabe che scrivo sono racchiusi questi insegnamenti, dedicati ai bambini e ai ragazzi. E per noi adulti c'è una vasta scelta di libri meravigliosi. I primi testi che comprai - ricordo bene - costavano  molto; sembravano ancora destinati a pochi, probabilmente perché poca era la domanda. Oggi i prezzi sono più che dimezzati, altro segno tangibile del grande cambiamento in atto.

Costruire un libro sorprendente!



Quando ero piccola andavo pazza per i libri di fiabe pop up. A dire il vero li adoro anche adesso, li guarderei per ore! Con forbici, colla, matite colorate, qualche immagine ritagliata e tanta fantasia, è possibile costruirne uno. Penso che un papà e una mamma, se dessero vita a un progetto di questo genere insieme ai figlioletti, farebbero per loro qualcosa di strepitoso. Che bella idea per una grande avventura!

I bambini vedono il futuro


La capacità di sognare e immaginare dei bambini 
non va confusa con l'ingenuità. 
Loro non sono affatto ingenui, 
sono fiduciosi, che è qualcosa di assai diverso, 
e sono visionari. 
Quando ero piccola, 
alcuni parenti volevano farmi credere 
che la luna fosse un grande pezzo di formaggio 
abitato da famelici topolini. 
Pensate che ci abbia mai creduto? 
Io guardavo l'astro d'argento con occhi sognanti, è vero, 
ma perché desideravo viaggiare tra le stelle, 
molto, molto oltre la luna!



La saggezza dei bambini


Quando un bimbo alza gli occhi al cielo, non vede semplicemente astri e pianeti.
Egli vede un glorioso destino scritto nelle stelle.
Bisogna fare molta attenzione a non distogliere il suo sguardo, perché arriva così lontano quanto noi non potremmo immaginare.

Le Fate e i bambini

Ogni libro che narra una fiaba ispirata ha come custode una creatura fatata.
E che un bimbo la legga o gli sia raccontata, forse vedrà la creatura fatata!


La migliore web TV di sempre, una miniera di contenuti gratuiti da non perdere. La possibilità di ampliare le nostre conoscenze su argomenti di fondamentale importanza. Consigliatissimo a tutti, anche ai bambini (per i più piccoli ci sono le mie fiabe, una nuova ogni mese).

http://anima.tv/redazione/2016/204-ri-scopriamo-anima-tv/